domenica 10 maggio 2009

DORANDO PIETRI IN D! IN SERATA LE FOTO DEL MATCH

Dorando Pietri - Pallavicino: 6 - 4 dcr (1-1 dopo i suppl.)
Reti: 23’pt Bertolini, 50’st Donelli
DORANDO PIETRI: Accialini; Traorè, Pittalis, Dallari (25’pt Mazzocchi), Corradi; Malpeli, Bertolini; Zocchi, Venturini, Costa Ferreira (33’st Tripepi); Greco (36’st Tazzioli). A disp.: Bondavalli, Dascoli, Portioli, Attanasio. All.Cristiani.
PALLAVICINO: Chiari; Cremona (24’st Ruffini), Grignani, Donelli, Colombi; Urbano (9’st Arata), Mirri; Pè, Morsia (2’pts Binchi), Manzani; Rastelli. A disp.: Bozzetti, Balestra, Valsuani. All.Baratta.
Arbitro: Chiffi di Padova
Note: spettatori 1000 circa, ammoniti Donelli, Malpeli, Bertolini, Mirri, Tazzioli, Colombi. Espulso al 1’sts Tazzioli per doppia ammonizione.
Sequenza rigori: Bertolini gol, Manzani parato, Corradi gol, Arata gol, Zocchi gol, Donelli gol, Venturini gol, Grignani gol, Malpeli gol.

SCANDIANO. Le mani di Davide Accialini, la freddezza di Michele Malpeli. Il sogno della Dorando Pietri prende forma così,alle ore 19.50 di un caldo pomeriggio di maggio. E’il rintocco della storia per la società neroverde, che per la prima volta nella sua storia approda in serie D. Lo fa nel modo più difficile che si possa raccontare, al termine di uno spareggio col Pallavicino tutto sudore e cuore. Lo fa rischiando di buttare alle ortiche una grande gara, dominata per 45’, griffata dal destro chirurgico del Beckham neroverde, Massimo Bertolini. Lo fa facendosi raggiungere al 96’dal colpo di testa di Donelli, che rimette in corsa incredibilmente il Pallavicino. Lo fa restando in dieci all’inizio del secondo supplementare con la simulazione di Tazzioli. Lo fa trionfando poi dal dischetto. Quel dischetto che era diventato il marchio di fabbrica dei parmensi (19 penalty in stagione) e che invece ora in casa neroverde sarà per sempre sinonimo di trionfo.
Perché nella storia la Dorando ci entra di diritto. E si guadagna il super derby col Carpi. Roba folle fino a quindici anni fa, quando i biancorossi navigavano in serie C1 e i neroverdi si divertivano fra Seconda e Terza categoria. Fusione permettendo, ovviamente. Perché adesso, esaurita la festa, torna il tormentone di ogni estate. Ma stavolta, con due squadre in serie D, l’idea di unire le forze (col benestare, dato già ieri dal sindaco Campedelli, sulle tribune del Torelli) sembra l’epilogo più logico. Sempre che le due dirigenze (Salami da una parte, Rinaldi e lo sponsor Bonacini/Gaudì dall’altra) decidano davvero di dare vita a uno squadrone per riportare Carpi città dove dovrebbe essere, cioè fra i professionisti. Ma intanto questa è la domenica della Dorando Pietri, che per la sfida della vita deve rinunciare al solo Agrillo (gioca Bertolini). Nei parmensi, raggiunti proprio quindici giorni fa in vetta a Busseto dai neroverdi, manca il solito Ghillani. Due squadre speculari nei moduli (4-2-3-1 con Rastelli e Greco, 53 reti in due, punti di riferimento), così come nell’approccio al match, che regala in avvio il meglio. C’è più Dorando però, perché la squadra di Cristiani si sente forte. Ci prova Zocchi in girata al 5’,poi è ancora Zocchi a far tremare la traversa di Chiari con un missile che scende all’improvviso al 6’. L’uomo in più dei neroverdi è Venturini, che vaga fra le linee e fa sbandare il Pallavicino. Ci prova anche lui, ma la mira all’8’ è di poco alta. Il Pallavicino dove è? E’ insolitamente timido. Solo Pè di testa al 10’ chiama Accialini. Poi eccola la perla: minuto 23, punizione dai 30 metri, Bertolini va col destro secco che tocca il palo ed entra. Altro che Beckham (il suo soprannome), questo sembra Branco. E Chiari è di sale, mentre il Pallavicino protesta perché pensava che fosse di seconda. La Dorando perde subito però Dallari (ancora la spalla, in bocca al lupo), ma guadagna un Mazzocchi che si rivelerà strepitoso.
Nella ripresa il meglio è subito: Rastelli viene anticipato di poco da Mazzocchi al 2’, poi Greco (poco servito) si fa vedere per la prima volta sfiorando il 2-0 con un diagonale stretto. La gara scende di tono, il Pallavicino sembra non avere la convinzione necessaria. Ci si lamenta per due tocchi di mano in area di Grignani e Mazzocchi (vede bene l’arbitro), poi la saga dei cambi: Cristiani rinuncia a Costa e Greco per Tripepi e Tazzioli, che va a fare la boa. C’è però ancora da soffrire, come quando Rastelli al 35’ fallisce da due passi o quando al 4’ di recupero Arata spara out da un metro.
La Dorando pensa di essere sul traguardo, ma al 5’ di recupero si dimentica di Donelli sull’ultimo corner: il difensore di testa firma l’1-1 e manda tutti all’overtime. Una mazzata che stenderebbe anche un elefante. Però la Dorando
non perde la bussola nemmeno quando al 1’ del secondo supplementare Tazzioli si fa cacciare per doppio giallo (dubbia simulazione). Ma Il Pallavicino non ne ha più e tutto si decide ai rigori. Al primo giro Accialini, carpigiano doc, ipnotizza subito Manzani. La Dorando è infallibile con Bertolini, Corradi, Zocchi e Venturini. Poi Malpeli fa esplodere la festa. La serie D è un sogno che si avvera alle 19,50.

Davide Setti "L'Informazione di Modena"


L'esultanza di Venturini per l'1-0


Il gol di Donelli allo scadere dei regolamentari


L'esultanza dei giocatori del Pallavicino


Rigori. Quello fallito da Manzani...


...E quello decisivo di Malpeli!

Le altre foto le troverete su Facebook!

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