Cesenatico - Castel Rigone: 6 - 5 dcr
Reti: 1'Teodorani, 20'Lombardini
CESENATICO: Santarelli, Bamonte, Righi (1’st Comandini), Bendoni, Bari, Grossi, Teodorani, Rispoli, Salzano, Gualtieri (44’pt Zavattini), Lombardini. All.Valdifiori
CASTEL RIGONE: Puntelli, Vergaini, Vitali, Pinazza, Pobega, Belfiori, Valli, Menchinella, Rigucci, Moscatello (32’st Baciocchi), De Luca. All. Nofri (in panchina Quarta)
ARBITRO: Sig. Giovani di Grosseto (Assistenti Trusciolini e Tavarnese di Arezzo)
SEQUENZA RIGORI: Rispoli (rete), Baciocchi (rete), Teodorani (rete), Pinazza (rete), Lombardini (rete), Vitali (parato), Bari (parato), De Luca (rete), Salzano (rete), Rigucci (rete), Zavattini (traversa), Pobega (rete).
AMMONITI: 13’pt Gualtieri, 25’pt De Luca, 8’st Rispoli, 13’st Menchinella, 43’st Zavattini
CESENATICO – Fa festa il Castel Rigone, che vola in semifinale, dove incontrerà il Cantù, grazie alla lotteria dei rigori. Ma applausi anche al Cesenatico che, dopo la deludente partita dell’andata, è scesa in campo con il piglio giusto, riuscendo a rimontare quei due gol che, visti i valori messi in campo durante prima sfida, pareva impossibile segnare. Pronti via e quindi il Cesenatico fa subito capire ai lacustri che il viaggio in Romagna non sarà una gita scolastica. Dopo infatti appena 33 secondi arriva dalla sinistra il cross di Bari che trova in area Teodorani che di prima intenzione scarica un diagonale che si infila all’angolo basso sulla destra di Puntelli. 1-0 e palla al centro. Il Castel Rigone, con Quarta in panchina, vista l’indisponibilità per motivi personali di mister Nofri, senza Lillocci, infortunatosi ieri, cerca di riassestarsi dopo il colpo ricevuto e al 12’ Vitali pennella su punizione il suo classico mancino all’altezza dell’incrocio dei pali, ma la palla va solo fuori di un soffio. Valdifiori memore della gara di andata modifica l’assetto tattico passando ad un 4-4-2 con coperture sulle fascie con il chiaro intento di imbrigliare De Luca e Valli, lasciando Teodorani libero di duettare con Rispoli in fase offensiva. Al 20’, proprio da uno scambio fra i due rossoblù migliori, a seguito di un corner, la palla finisce al limite dell’area dove Lombardini fa scoccare un diagonale velenossimo si infila all’angolo basso alla sinistra di un Puntelli che si tuffa in ritardo e riesce solo a sfiorare. A questo punto il Castel Rigone decide che è il momento di svegliarsi e riesce a guadagnare campo. Dagli sviluppi di una punizione di Pinazza limite dell’area, Moscatello (24’) arriva in spaccata sul secondo palo ma il tiro è sbilenco. Sempre sugli sviluppi di calci piazzati i lacustri confezionano le migliori occasioni, come quando Rigucci (29’) centra la parte alta della traversa, oppure chiama al miracolo volante Santorelli (30’), con l’estremo difensore locale che si ripete su Belfiori (34’), ma in tutte e tre le circostanze le azioni erano vanificate da fuorigioco. Al 39’ Rispoli tenta di fare il …Mascara vedendo fuori Puntelli ma il tiro da centrocampo è impreciso, poi il tempo si conclude con l’infortunio muscolare di Gualtieri, costretto ad uscire, e con delle scintille a centrocampo fra Vitali e lo stesso Rispoli.
Nella ripresa i romagnoli cercano subito il gol qualificazione, ma su cross al bacio di Teodorani, il giovane Bari, trovatosi tutto solo in buona posizione, colpisce alto. Il secondo tempo però propone un Castel Rigone più tonico, più intraprendente, mentre il Cesenatico sembra risentire degli sforzi del primo tempo, in più l’ingresso di Zavattini al posto di Gualtieri, ha costretto Valdifiori ad avanzare il centrocampista Rispoli quasi a ridosso di Salzano, perdendone così il suo prezioso lavoro sulla mediana. Santarelli inizia a correre i primi pericoli al 11’ quando Rigucci riesce finalmente a sgusciare via dalla marcatura mandando fuori un cross di Vergaini, poi smanaccia un cross insidioso di Vitali (15’) riuscendo ad anticipare Valli, infine si oppone a De Luca in tuffo (24’). Tre minuti più tardi arriva la più grossa occasione per il Castel Rigone, con rilancio di Moscatello che vede Valli ben piazzato al limite dell’area, l’ala destra aspetta la sovrapposizione di Vergaini e lo serve a tu per tu con Santarelli, ma il terzino calcia malamente sull’esterno della rete. Nel finale c’è spazio anche per Baciocchi, che subentrando a Moscatello, trasforma l’assetto tattico in un 4-2-4, ma il cambio sembra più un investitura per i probabili rigori che l’aggiunta di una torre nell’arrembaggio finale. Ed infatti entrambe le squadre sembrano già schierate mentalmente verso la lotteria. Prima della fine spazio per alcune azioni con Rigucci (33’) che spara fuori in diagonale, così come fa Salzano (34’) di testa su invito del solito Teodorani. L’ultimo brivido lo corre Puntelli che viene chiamato in causa allo scadere da un bel tiro di Rispoli, qualche secondo prima del fischio finale.
Come spesso succede nel calcio, quando si arriva alla lotteria dei rigori, non conta essere più bravi, ma la maggior parte delle volte la differenza la fa freddezza, e l’esperienza di certe situazioni. Non ha caso gli errori da parte del Cesenatico, arrivano da due ragazzini Bari (classe ’90) e Zavattini (classe ’89). Il primo a sbagliare è però Vitali, che ciabatta lentamente di mancino con Santorelli che non ha difficoltà a parare. I sogni del Cesenatico svaniscono presto, con Puntelli che vola a mezza altezza a respingere il tiro piazzato, ma non particolarmente forte di Bari. Poi dopo la segnatura di Rigucci si va ad oltranza. Zavattini per i locali e capitan Pobega per gli ospiti, i tiratori. Il primo centra la traversa, mentre il secondo è freddo quanto il Texano dagli occhi di ghiaccio, e non fallisce regalando il passaggio del turno al Castel Rigone.
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